Cappuccetto rosso

“Cappuccetto Rosso” di Massimiliano Precisi è un’opera che smonta il racconto tradizionale e lo riassembla in una narrazione disturbante e satirica. La protagonista non è la dolce bambina della fiaba, ma un’entità frammentata, in cui il volto si scompone in un mosaico di occhi, maschere e simboli. Il fondo verde e turchese, apparentemente innocente, contrasta con la tensione visiva creata dalla figura centrale, vestita nel classico rosso, ma deformata nei suoi tratti.

L’uso della tecnica mista su legno dona all’opera una matericità che amplifica il suo impatto emotivo. La cornice dorata, quasi anacronistica, sembra ironizzare sulla “sacralità” della fiaba stessa, trasformandola in un inquietante gioco di apparenze. Precisi ci ricorda che anche una storia innocente può celare ipocrisie e falsità, invitandoci a vedere oltre le maschere che il lupo, o Cappuccetto, potrebbero indossare. Un piccolo capolavoro di dissacrazione.